Il Santuario è dedicato alla Beata Vergine del Rosario, ivi raffigurata con una statua lignea di imponenti dimensioni, esposta dietro l’altare.
Già alla fine del XVI secolo il borgo di Trezzano Rosa costituiva una parrocchia autonoma inserita nella pieve foranea di Trezzo, come si legge negli atti relativi alla visita dell’arcivescovo Carlo Borromeo.
Costruita per volere della Confraternita dei Vivi e dei Morti.
Edicola costruita per volere di Emma Brambilla, un’ex-infermiera dell’ospedale di Gorgonzola, morta nel 1985.
E’ un imponente edificio in mattoni a vista in stile barocco, di non facile lettura, sorto sul sedime della vecchia chiesa parrocchiale.
Già citata da Goffredo da Bussero, venne eretta da Carlo Borromeo a parrocchiale, staccandola da Gorgonzola.
Fu consacrata nel 1647 dal vescovo di Bobbio Franco Abbiati, originario di Gorgonzola.
Era la seconda chiesa più grande di Milano dopo il Duomo.
Al suo posto c’era una chiesetta gotica (1254) a tre navate.
Il toponimo non lascia alcun dubbio sulla natura del luogo, trattandosi proprio della fondazione di un convento concesso nel 1489 ai Frati di S. Maria Incoronata di Milano (annessa Chiesa di S. Maria delle Grazie).
In alcuni documenti sulla visita pastorale del Cardinale Visconti d’Inzago sul finire del XVII secolo si apprende dell’esistenza di “una pia immagine della Vergine che regge sulle braccia il Bambino Gesù”.
Al confine con il comune di Trezzano Rosa, è situato il cosiddetto Monastero di Basiano, cenobio nato alla fine dell’ottavo secolo grazie alla presenza di una imponente quantità di risorgive e risorse naturali sparse nel territorio.