Carugate si trova poco sopra la linea dei fontanili, quindi nella cosiddetta pianura alta asciutta.
L’acqua ad uso irriguo proveniva dal fiume Lambro tramite la roggia Gallerana mentre quella potabile doveva essere attinta dai pozzi, i quali venivano scavati, come consuetudine, all’interno dei cortili.
Il pozzo all’interno del cortile di via Pio XI, poco a Ovest di villa Besozzi.
La loro profondità permetteva di intercettare la prima falda acquifera, quella più superficiale, che scorre nel sottosuolo.
La qualità dell’acqua dei pozzi si è mantenuta discreta fino all’introduzione dei concimi chimici usati nell’agricoltura.
Al giorno d’oggi, per garantirne la potabilità, bisognerebbe scavare pozzi molto più profondi, evitando di usare l’acqua di prima falda, quella più superficiale, che spesso risulta chimicamente inquinata
Note
Riguardo alla purezza e alla freschezza delle acque attinte dai pozzi carugatesi, la tradizione locale vuole che, nell’estate del 1574, re Enrico III di Francia nel suo ritorno dalla Polonia, entrò nella casa Ghirlanda e bevve dell’acqua di quel pozzo che tanto gli piacque, che ne fece riempire alcune botti per trasferirle a Parigi
Potenzialità
I pozzi rappresentano sicuramente una delle caratteristiche peculiari dei cortili tradizionali e in questo senso sono già per loro natura delle strutture che, se ben curate, possono richiamare l’attenzione dei visitatori.
Criticità
Senza le opportune indicazioni di tipo turistiche esposte all’esterno dei cortili, la loro esistenza è spesso ignorata
Azioni suggerite
Garantire che vengano eseguite le necessarie opere di manutenzione, per evitare il loro degrado strutturale, creando un’eventuale zona di rispetto attorno al pozzo. Potrebbe essere utile procedere a una loro ispezione e creare un archivio in cui vengano descritte le loro caratteristiche tecniche e costruttive, nonché le eventuali modifiche e ammodernamenti che ha subito la struttura
Bibliografia
Il paese di Carugate; A. Tornaghi; BCC di Carugate; 2006
Torre Acqua – L’acquedotto di Carugate nella storia; F. Ronchi; Città di Carugate; 2015
Commenti
In alcuni casi, coloro che abitano all’interno dei vecchi cortili potrebbero considerare i visitatori alla stregua di forestieri, che entrano nel loro cortile senza alcuna autorizzazione. Per evitare un tale genere di incomprensioni, sarebbe utile proporre delle aperture periodiche concordate