L’etimologia del nome non è chiara. Alcune tra le molte idee proposte sono: carrucata, superficie di terra che un contadino può coltivare con un paio di buoi; carrivium: strada per i carri; callugate, terre caliginose; el caraga, insetto parassita della vite e carugol, attrezzo per battere il grano.
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Stemma comunale
Descrizione
Le vicende storiche di Carugate sono comuni a quelle di tutta questa zona della Lombardia, popolata un tempo dai popoli Orobi, dai Liguri, Celti ed Etruschi, soppiantati poi dai Romani.
Quindi vennero i Longobardi convertiti al cristianesimo e le invasioni del Barbarossa.
Secondo una tradizione a Carugate visse Santa Marcellina, sorella di Sant’Ambrogio e San Satiro, consacrata nella notte di Natale del 352.
La villa dove Santa Marcellina si ritirò con le consorelle a pregare divenne un monastero benedettino, secondo un documento del 1398.
Ancora oggi la Santa è celebrata nel paese, assieme al patrono Sant’Andrea.
Dagli inizi del XX secolo a Carugate si è aggiunta all’attività agricola la lavorazione della seta.
Fino agli anni trenta, inizio della produzione di fibre sintetiche e crisi della seta, erano attive a Carugate quattro filande.
Note
Gli abitanti sono storicamente detti STRASCIA SCIAVATT (straccia ciabatte).
Bibliografia
Cesare Cantù, Grande Illustrazione del Lombardo Veneto, Milano, 1857