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Scoiattolo grigio (Sciurus carolinensis)

Localizzazione: Boschi estesi e maturi di latifoglie latifoglie  con ricco sottobosco, parchi urbani e giardini pubblici, purché con presenza di alberi.

Lo scoiattolo grigio nordamericano è un roditore della famiglia degli Sciuridi.

La specie è stata introdotta nel corso dei secoli in alcuni paesi europei, come IrlandaGran Bretagna ed Italia, dove si è rapidamente diffusa a discapito dell’affine ma più piccolo scoiattolo commune.

Misura circa 25 cm di lunghezza, cui se ne sommano altrettanti di coda, per un peso totale medio di circa mezzo chilogrammo.

La pelliccia è color grigio chiaro sulla zona dorsale, con sfumature bruno-rossicce su spina dorsale, zampe, inguine, muso, orecchie e zona perioculare: quest’ultima può essere anche di colore bianco, così come il ventre e la gola, oltre che la punta dei singoli peli della coda, che ha la punta bianca ed è larga e presenta pelame diviso centralmente da una scriminatura.

Si tratta di animali perlopiù diurni, che hanno picchi di attività nelle prime ore del mattino ed al tramonto, mentre passano le ore centrali della giornata in stato di inattività: durante la notte dormono in nidi che si costruiscono alle biforcazioni dei rami utilizzando foglie secche e sterpaglie, oppure in cavità degli alberi che foderano allo stesso modo. La specie non va in letargo durante i mesi invernali.

Passano il tempo a cercare cibo (prevalentemente semi e frutta secca) che nascondono in cavità dei tronchi d’albero o in buche nel terreno che poi ricoprono. Ciascun animale possiede alcune centinaia di rifugi per il cibo, per localizzare i quali si serve di segnali olfattivi che lascia in prossimità di essi, ma non nelle immediate vicinanze poiché ciò renderebbe la dispensa facile da individuare anche per altri animali.

Lo scoiattolo grigio possiede inoltre un’eccellente memoria spaziale, per poter ricordare l’ubicazione dei rifugi.

Nelle aree in cui la specie è stata introdotta, essa può rivelarsi un flagello per le colture di cereali e frutta a guscio, inoltre danneggia seriamente le foreste in quanto ha la tendenza a scortecciare gli alberi durante l’inverno, rendendoli maggiormente suscettibili al freddo ed agli attacchi da parte di parassiti.

La femmina va in estro due volte l’anno, la prima fra dicembre e febbraio e la seconda fra maggio e giugno, ma a latitudini più alte l’estro è più tardivo: durante l’estro della femmina i maschi competono anche violentemente per potersi accaparrare il diritto all’accoppiamento.
La gestazione
 dura circa un mese e mezzo, al termine del quale nascono in media quattro cuccioli, i quali vengono svezzati a sette settimane di vita e circa un mese dopo lasciano il nido natio.

Durante l’allattamento, la femmina è assai aggressiva con eventuali intrusi. La taglia adulta viene raggiunta attorno ai nove mesi d’età.

La speranza di vita di questi animali è di circa 12 anni.

Criticità

È stato inserito nell’elenco delle 100 specie invasive più dannose al mondo, stilato dall’Unione internazionale per la conservazione della natura.

Bibliografia

Agraria.org/Fauna selvatica

Autore: Diliff
Numero scheda catalogo heritage: