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Ratto nero (Rattus rattus)

Localizzazione: Fiumi, stagni ed in genere sorgenti permanenti d’acqua dal livello del mare alla media collina

Il ratto nero o ratto comune è un mammifero roditore appartenente alla famiglia Muridae.

Un ratto adulto misura dai 12 ai 18 cm, a cui si devono aggiungere fra i 15 e i 22 cm di coda. Il peso si aggira attorno ai 200 g, tuttavia non sono rari esemplari di 300 g. I maschi sono generalmente più grossi e robusti rispetto alle femmine.

Il corpo è squadrato e robusto, con zampe posteriori più lunghe e forti rispetto a quelle anteriorii

Su ogni zampa si trovano nella regione plantare cinque cuscinetti in corrispondenza delle dita.
Il pelo è di colore nero, con tendenza a schiarirsi nella zona ventrale: le popolazioni locali presentano caratteristiche sfumature di bianco, grigio e bruno su dorso e ventre, spesso con sfumature azzurrognole.

Il muso appuntito è glabro e rosato, così come le orecchie di media grandezza. Gli occhi sono neri. Sul muso sono presenti lunghe e sensibili vibrisse.

I ratti neri vivono in gruppi misti comprendenti numerosi esemplari di ambedue i sessi.

Fra i maschi è presente una rigida gerarchia, che si traduce nel maggiore o minore accesso al cibo o alle femmine: queste ultime sono più aggressive rispetto ai maschi e tendono a spostarsi di meno nell’ambito del territorio che ciascun gruppo delimita e che misura in genere circa un centinaio di metri quadrati.

Anche fra le femmine è presente una gerarchia, in particolare vi sono sempre due o tre di esse che sono dominanti rispetto a tutti gli altri appartenenti al gruppo, ad eccezione del maschio dominante. Generalmente, i ratti neri si curano poco del proprio territorio, difendendo in modo aggressivo dagli intrusi solo le aree strategiche come le provviste di cibo.
I vari esemplari comunicano fra loro tramite squittii, mentre i comportamenti di dominanza vengono tradotti in posture particolari e nel contatto fisico fra i vari esemplari.

Questi animali sono attivi a tutte le ore, ma presentano picchi di attività principalmente dopo il tramonto: durante il giorno, i ratti neri tendono a riposarsi in nidi voluminosi e di forma globulare, costruiti con steli d’erba e foglie, situati generalmente in alto, ad esempio fra le fronde di un albero o ai piani alti di un edificio.

ll ratto nero è prettamente erbivoro: si nutre in prevalenza di cereali, frutta e granaglie, depredando i silo nelle aree rurali causando danni anche ingenti, in quanto contamina il cibo con urina ed escrementi, rendendosi così veicolo di numerose malattie come la leptospirosi. All’occorrenza, il ratto nero non disdegna di nutrirsi anche di insetti o di altri invertebrati, mangiando in caso di necessità qualsiasi cosa riesca a digerire.

I ratti neri non hanno un periodo riproduttivo preciso, ma le femmine possono riprodursi durante tutto l’anno (con picchi in estate ed autunno), dando alla luce fino a cinque nidiate l’anno se le condizioni climatiche lo consentono. La gestazione dura poco meno di un mese, al termine del quale viene dato alla luce un numero di cuccioli variabile fra i 5 ed i 12.

I cuccioli nascono glabri, ciechi e sordi: non aprono gli occhi prima delle due settimane d’età e vengono svezzati attorno al mese.

 Per raggiungere la maturità sessuale impiegheranno dai 3 ai 5 mesi.

Il ratto nero raramente vive più di un anno in natura.

Criticità

È inserita nell’elenco delle 100 tra le specie invasive più dannose al mondo.

Bibliografia

Agraria.org/Fauna selvatica

Autore: Rentokil
Numero scheda catalogo heritage: