La Conca di Villa Fornaci è un manufatto in ferro ad imitazione del modello vinciano.
Risale, nelle forme attuali, agli anni 30 del secolo scorso. E’ lunga 33 metri e permette di superare un dislivello di 1,83 metri.
Foto 1 – Il Trobbia che si immette nel Martesana alla conca di Villa Fornaci
Foto 2 – vista da est
Foto 3 – mappa storica del Naviglio a Villa Fornaci
Il nucleo Fornaci (Villa dall’inizio dell’Ottocento), nel comune di Gessate. si sviluppa a seguito dello scavo del naviglio come luogo ideale per la fabbricazione di mattoni e calce (esistevano tre fabbriche) e come porto per il trasporto delle merci verso Milano. Nei pressi della conca nel 1880 venne edificata la filanda Conti e Voltolina, ora trasformata in residenza.
Nel disegno del 1698 (foto 3), concernente la concessione di una bocca d’acqua, si vede l’osteria presso il ponte a schiena d’asino che porta a Bellinzago.
L’osteria era il crocevia di importanti traffici e movimenti di merci, trasportati su carri dall’entroterra e da qui imbarcati sul naviglio.
L’antico ponte delle Fornaci è raffigurato in un disegno del 1834 di Jean Baptiste Camille Corot, pubblicato nel catalogo della collezione Leheman di New York.
La conca attuale è posta a levante del ponte di Bellinzago, nel territorio di questo comune.
Si tratta di un manufatto molto simile a quello di Groppello: il canale di servizio in cemento è regolato, a monte e a valle, da quattro paratoie in ferro, mosse elettricamente da una piccola cabina di comando.
La conca è chiusa da due porte “vinciane” metalliche, mosse attraverso argani a fune poste a margine dell’alzaia. La conca è attraversata da una passerella in cemento armato, ora non più accessibile.
Nelle adiacenze della conca per la navigazione si trovano i manufatti idraulici di sottopasso dei Torrenti Trobbia che riprendono il loro corso a sud del naviglio come rogge irrigue (Trobbia, Visconti, Orobona).