La chiesa è già citata da Goffredo da Bussero nel XIII secolo.
Venne riedificata nel 1570 da Pellegrino Tibaldi, l’architetto di fiducia del cardinale Carlo Borromeo, che la consacrò nel 1581.
Chiesa di San Fermo
La facciata è il risultato di un ampliamento ottocentesco, su progetto di Giacomo Moraglia.
La chiesa ha un interno di tutto rilievo per la sua struttura manierista, le opere pittoriche, l’altare barocco, le preziose reliquie e gli arredi in legno scolpito della sagrestia.
L’altare di san Fermo, patrono del paese, conserva le reliquie del santo, donate dal vescovo di Alatri nel 1647 al conte Gabriele Serbelloni .
La festa di san Fermo cade il 9 agosto e viene celebrata dal 1701 con una grande festa che unisce sacro e profano: si celebrano funzioni e all’altare del martire si lasciano piccoli oggetti metallici raffiguranti parti del corpo (arti inferiori e superiori, toraci, teste) per i quali si chiede protezione, mentre fuori è allestita una fiera che dura tre giorni.
Dal 1870, la sera del 9 agosto, c’è un grande spettacolo pirotecnico con accompagnamento musicale, che richiama grandissimo pubblico.
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