Lo storico caseggiato rurale sorge sulla riva settentrionale del Naviglio.
Taluni farebbero derivare l’etimologia di Gogna da quei complessi agricolo-religioso altrimenti detti grangie dei primi decenni del XVII secolo.
Foto 1 – cascina Gogna, particolare
Foto 2 – cascina Gogna panoramica
Il nucleo più antico Cassinello è un aggregato di residenze rurali e di un oratorio (San Giuseppe).
Il complesso rurale presenta una pianta ad U con orientamento est-ovest. L’ala di rustici è caratterizzata da arconi con loggia neorinascimentale. Cornicioni e decorazioni di facciata, attribuibili agli inizi del XVIII, impreziosiscono l’edificio.
Il portico a doppia altezza con arcate a tutto sesto in cotto è sovrastato da un loggiato della metà del ‘500.
L’equilibrio visibile nel prospetto del corpo rustico è determinato dalla ripetizione di un modulo la cui misura della distanza tra i pilastri è uguale all’altezza del loggiato, triplicata in quella del portico.
Paraste di ordine gigante rinforzano i pilastri su cui s’impostano le capriate in legno che reggono la copertura.
Il sito, in stato di abbandono da anni, è ora oggetto di un ambizioso piano di recupero: la parte delle stalle diventerà un ristorante; ci saranno poi una struttura ricettiva, alcuni appartamenti privati e una sala conferenze.
Sarà anche recuperata la vecchia cappella.
L’area verde che separa l’insediamento dalla linea della metropolitana dovrebbe tornare a essere un piccolo bosco.
Note
Nel progetto che il Comune di Milano ha messo in campo per la riapertura dei Navigli, si prevede anche il ripristino della navigabilità in quello della Martesana e in questo caso Bussero avrà un attracco, proprio all’altezza di Cascina Gogna.