Il castello fa parte di un insieme di notevole pregio ambientale e paesaggistico, composto da rustici ben conservati su un terrazzamento con campi coltivati a cereali e zone boschive lungo l’Adda (Riserva privata Borromeo).
Castello Borromeo di Corneliano Bertario
Il castello risale al XII secolo: qui nell’estate del 1158 Federico Barbarossa, trovato ben difeso il ponte di Cassano, tentò di attraversare il fiume e due anni dopo, prima di insediarsi a Lodi, lasciò qui parte delle truppe a presidiare un luogo tanto importante la conquista del Milanese. L’ipotesi più probabile è dunque che trovato sguarnito il confine, Barbarossa abbia provveduto a fortificarlo.
La struttura muraria, ben conservata, è in ciottoli di fiume, in parte alternati a corsi di mattoni, con grosse pietre di rinforzo sugli spigoli. La facciata prospiciente la piazza presenta una robusta torre angolare, due ordini di finestre strombate, alcune a sesto acuto, altre ad arco ribassato ed un balcone su una porta di ingresso, chiare aggiunte rinascimentali quando il fortilizio venne trasformato in residenza della potente famiglia de Rhaude (da Rho). Il lato e levante verso il fiume è il meno rimaneggiato e conserva ancora un rivellino con i segni dei bolzoni che azionavano il ponte levatoio.
Il castello appartenne all’Ospedale Maggiore di Milano, per passare ai Bigli, ai Gallarati Scotti e infine ai Borromeo, che lo possiedono ancora. La riserva di caccia Borromeo, di 220 ettari di estensione, viene periodicamente aperta dal Gruppo ornitologico lombardo GOL per visite guidate al patrimonio faunistico tipico della zona umida.
Potenzialità
Attrattiva utilizzabile a fini turistici trovandosi altresì su un terrapieno sovrastante il sito del Lago Gerundo.
Azioni suggerite
Visite guidate
Bibliografia
“All´ombra del Campanile” redatto dai sigg: A.Rozza e A.Costa.
