Nel 1968 Giorgio Mondadori affida a Oscar Niemeyer l’incarico di progettare il nuovo palazzo dell’azienda editrice per allargare la propria sede.
Esterno dell’edificio
Il complesso è formato da tre elementi:
– il parallelepipedo centrale con leggiadre arcate, che ospita gli uffici e le redazioni dislocati su cinque piani
– due corpi bassi e sinuosi emergenti dall’acqua, che presentano un planimetria irregolare e ondulata simile ad una foglia
– un lago artificiale di 20.000 metri quadri.
Sulla destra del lago emerge la scultura Colonna dai grandi fogli di Arnaldo Pomodoro, mentre un grande parco di 190.000 metri quadri, disegno del paesaggista Pietro Porcinai, circonda l’intero edificio.
Nel giugno 2007 è stato inaugurato l’ampliamento della sede Mondadori che ha previsto la completa ristrutturazione di Cascina Tregarezzo, con l’aggiunta di due nuovi corpi di fabbrica a opera dell’architetto Werner Tscholl. Il corpo della vecchia cascina rimane il nodo centrale, ma viene ampliata con due corpi laterali in vetro a forma di ferro di cavallo che ripropone il cortile originario della vecchia cascina.
Nel 2015 il palazzo è stato scelto dal gruppo di artisti Cracking Art come sede di una loro installazione con le figure di cinque animali: il lupo, il suricato, la rana, la chiocciola e la rondine.
Nell’ottobre 2017 il sito fu aperto alle visite guidate in occasione delle Giornate FAI d’autunno.
Nel giugno 2018 lo stilista Ermenegildo Zegna ha scelto il Palazzo Niemeyer come sede per la sua sfilata primavera-estate 2019.
Note
Oscar Niemeyer: architetto brasiliano (Rio de Janeiro 1907 – ivi 2012).
Figura di primo piano tra gli architetti del sud America, ha contribuito a introdurre nella cultura brasiliana le teorie razionaliste già diffuse in Europa, raccogliendo la lezione divulgatrice di Le Corbusier. Realizzò per la città di Brasilia i principali edifici (1957-64: palazzo presidenziale, piazza dei tre poteri, ministeri, cattedrale).
Pietro Porcinai: Architetto paesaggista (Fiesole 1910 – Firenze 1986).
Sebbene il suo nome sia particolarmente legato a interventi paesaggistici di grande scala, la sua creatività si riconosce nei progetti di giardini. Grazie a una profonda conoscenza botanica e ad un’acuta sensibilità per la fitosociologia, egli dedicò particolare attenzione al comportamento biologico delle piante in genere, curando con particolare impegno la scelta delle specie vegetali impiegate in tutti i suoi interventi.
Azioni suggerite
Visite guidate periodiche; cartello esplicativo in loco.
Bibliografia
Bonapace L., Segrate attraverso la storia, Lions Club Segrate e Comune di Segrate, Gorla Minore (Varese) 1995, p. 402.
http://www.comune.segrate.mi.it/benvenuti/aziende_storiche
http://www.modelsystemitalia.it/it/gallery/grande_architettura/31-Cascina_Tregarezzo__Segrate/