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Gorgonzola – Palazzo Monti Della Tela

Localizzazione: Gorgonzola, vicolo Corridoni 6

L’edificio è ubicato nel centro storico, in contrada Poncerta, lungo l’antica strada di collegamento sud nord tra Lodi e Vimercate. A fine XV secolo, con l’apertura del naviglio della Martesana, l’area assunse una rilevante importanza residenziale: qui nel 1571 Gabrio Serbelloni prese dimora sul sito del dimesso castello medioevale posto a sud del naviglio, mentre i  Freganeschi edificarono il loro palazzo a nord del canale.

E’ legittimo ipotizzare che anche palazzo Monti risalga al XVII secolo, nonostante l’attuale aspetto ottocentesco.

L’edificio è riportato nel catasto di Carlo VI (1721) al mappale 597 quale “casa di propria abitazione dei conti Carlo e Antonio Monti”. Nel disegno acquerellato si notano il giardino di 9 pertiche e i corpi rustici a ponente. I conti risultano inoltre proprietari a Gorgonzola di 160 pertiche di aratorio vitato e di altri 4 fabbricati.

 

Nel 1854 il palazzo passa di proprietà al nobile Giacomo Della Tela. Nel catasto del 1865 è indicato al mappale 180 quale “casa” di Giulio Riva, in forma corrispondente all’attuale.

Palazzo Monti Della Tela, facciata, scalone, decorazioni.

 

Edificio a due piani di aspetto neoclassico, con la facciata decorata da lesene e cornici delle finestre con mensoloni in aggetto. Un balcone sovrasta il portone carraio di ingresso, ad arco a tutto sesto, che immette in un atrio retto da quattro colonne binate, con raffinate decorazioni monocrome, soffitto e sovrapporte decorati a stucco, secondo lo stile neoclassico, tanto in voga anche a Gorgonzola nei primi anni dell’Ottocento: infatti analoghe decorazioni sono presenti nel pronao di ingresso del contiguo palazzo Freganeschi e nella parrocchiale progettata da Simone Cantoni nel 1806. Si può quindi ipotizzare l’intervento delle stesse maestranze anche nel restyling del palazzo Monti.

Lo scalone che dall’atrio porta al piano superiore presenta una elaborata balaustra in arenaria su pilastrini svasati verso l’alto e finemente scolpiti.  Il giardino interno presenta essenze arboree ad alto fusto e la rimessa delle carrozze e dei cavalli, interessante edificio neogotico a due piani, caratterizzato da una apertura a sesto acuto, oculo sottogronda e una serie di camini al culmine del tetto spiovente.

Note

Il palazzo era la residenza dei cugini del cardinale Cesare (1593 – 1650), successore di Federico Borromeo all’arcidiocesi milanese, che aveva la sua base patrimoniale a Trecella.  Il cardinale soggiornò due volte nel palazzo di Gorgonzola, sostando durante i trasferimenti lungo il naviglio della Martesana da Milano alla villa arcivescovile di Groppello e al santuario di Concesa, da lui edificato e posto sotto il patronato della madre, Anna Landriani.

Il cardinale, proseguendo l’opera del suo predecessore, fu collezionista di importanti opere d’arte sacra della scuola del Cinquecento veneto e di pittori lombardi del primo Seicento, che ora si trovano al Museo diocesano di Milano (collezione Monti).

Potenzialità

Lo stabile, in grande stato di degrado, è stato di recente acquistato da un imprenditore che intende utilizzarlo in parte come bed&breackfast.

Criticità

Non essendo vincolato dalla Soprintendenza, si teme un restauro non conservativo e filologico del bene.

Azioni suggerite

Richiesta di vincolo da parte di un ente pubblico riconosciuto dalla Soprintendenza

Bibliografia

Giorgio Perego, Gorgonzola – tre secoli della nostra storia, ivi 2002

 

Fedelio Mattavelli, Gorgonzola, ivi 1990

 

Autore: Foto  associazione Astrov  
Datazione: Sec. XV°
Numero scheda catalogo heritage: