Palazzo gentilizio di fondazione seicentesca, successivamente trasformato in stile neoclassico, con originario giardino e imbarcadero sul naviglio.
Immagine
L’antico imbarcadero e l’ingresso neoclassico del palazzo
Descrizione
Il palazzo è la residenza settecentesca più significativa di Gorgonzola. Nel Catasto di Carlo VI (1722) la famiglia patrizia dei Freganeschi (nobiltà cremonese di epoca sforzesca) risulta già proprietaria del terreno dove sorge il palazzo.
Successivamente, nel 1859 l’edificio appartenne alla nobildonna Maria Bianchi di Sambrunico (Catasto Lombardo-Veneto) per poi passare di proprietà, all´inizio del XX sec, alla famiglia Pirola.
Il palazzo si sviluppa in altezza su tre piani compreso il piano terra ed è preceduto da un pronao monumentale risalente al periodo neoclassico, costituito da quattro colonne di granito sorrette da una semplice trabeazione e sormontato da un timpano.
Questi elementi architettonici d’ispirazione neoclassica sono forse riconducibili alla forte impronta stilistica suggerita dall’architetto Simone Cantoni.
Gli interni presentano numerosi affreschi, databili tra il XVII e il XIX secolo, sulle pareti e sulle volte degli ambienti di rappresentanza o privati; il piano terreno, di proprietà comunale, presenta due sale affrescate con motivi di carattere mitologico: il mito di Demetra”, Eros e Anteros in competizione.
Note
In completo abbandono fino alla fine del XX secolo, nel 2002 viene vincolato dalla Soprintendenza come bene storico e architettonico grazie alla documentazione presentata da Astrov, un’associazione ambientalista di Gorgonzola, ad Italia Nostra.
Nel 2004 sono iniziati i lavori di demolizione delle superfetazioni e di restauro.
Il secondo e terzo piano sono adibiti ad abitazioni private.
Un illustre rappresentante della famiglia Freganeschi fu Gerolamo Ascanio (1769-1838), giudice della Corte di Milano e benefattore dell’Ospedale Maggiore: fu lui che nel 1808 acquistò dai Secco Suardi la cinquecentesca cascina Gogna, in territorio di Bussero, raffigurata in un affresco del ciclo dedicato alle stagioni e alle attività agricole conservato in una sala al secondo piano del palazzo di Gorgonzola.
La scena rappresenta la cascina durante le operazioni della vendemmia. Il monogramma che decora il soffitto della sala della Musica al terzo piano del palazzo si riferisce a G.C. Freganeschi, che nel 1861 commissionò una nuova decorazione pittorica del piano superiore.
Potenzialità
Da una decina di anni le cinque sale di proprietà comunale ospitano mostre e manifestazioni culturali di alto livello.
Ogni anno è sede di una sezione di Photofestival, la grande rassegna milanese di foto d’autore e periodicamente Lapis, dedicata ai grandi disegnatori pubblicitari e di grafica.
Criticità
Il palazzo si trova in un contesto ancora piuttosto degradato.
Azioni suggerite
Occorre riqualificare la contrada Poncerta (sec. XIII), probabilmente cardo minor del primitivo impianto viario.
Bibliografia
E. Ferrario Mezzadri, E. Motta – Ville delizia e dimore storiche in Martesana edito a Truccazzano nel 2017
Portale di Milano Cantieri dell’arte
Sito di Astrov
Commenti
Curioso notare come la famiglia Freganeschi, meno illustre dei Serbelloni, si sia dotata di una residenza ben più sontuosa dei loro dirimpettai insediati al di là del naviglio.