Zendenofano Fumagalli, originario di Genova, era un maniscalco al servizio dei Visconti che giunse a Pioltello, dove nel 1640 fondò una bottega del ferro battuto che poi tramandò ai discendenti.
Una delle opere realizzate presso la bottega
Dagli anni ’50 del Novecento fu Genesio Fumagalli, insieme a Remo Erba, a porsi al servizio degli artisti e del clero ecclesiastico; la qualità delle opere realizzate presso la sua bottega gli valsero la nomina a Cavaliere della Repubblica nel 1966 e un incontro con Papa Giovanni.
Alcune opere realizzate:
– pala d’altare, su disegno del pittore-architetto Fernando Michelini, per il santuario di Namugongo presso Kampala (Uganda); la cerimonia di inaugurazione del sito fu presieduta da Paolo VI nel 1969
– battistero per la chiesa di San Giovanni a Tsevié (Togo); commissionato dai Fatebenefratelli
– corona per la statua della Madonna, nel santuario di Gera Lario (Como)
– Desiderio di azzurro, stormo di uccelli in volo, presso l’aeroporto di Linate (Milano)
– opera sulla fratellanza umana, con cui vinse il primo premio per la scultura alle Olimpiadi di Monaco
– cavalieri di ferro per Snia Viscosa alla Fiera di Milano; uno di essi fu trasportato a Buckingham Palace come dono alla Regina Elisabetta
– alari e braciere, su disegno dell’architetto Maggiora Vergano, per l’appartamento di Buckingham Palace
Alcuni riconoscimenti della bottega: Leonardo d’Oro, David, Gattopardo, Leone d’Oro, Bitta d’Oro, Ambrogino d’Oro, Medaglia d’Oro degli Artigiani e Medaglia d’Oro della IV Biennale d’arte del metallo a Gubbio.
Dopo la morte di Genesio Fumagalli nel 1981, l’attività è stata rilevata dal suo allievo Mitsuaki Hirose.
Azioni suggerite
Visite guidate periodiche; allestimento di un museo dedicato a questa bottega; implementazione delle informazioni sul sito internet del Comune.
Bibliografia
Montonati A., Genesio Fumagalli. Una vita in ferro battuto, Bolgiana Milano.
Cazzani E., Pioltello. La sua storia, Scuola Grafica Luigi Monti, Saronno 1981, p. 376.
