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Milano – La conca vinciana

Localizzazione: Milano

Il principio della conca idraulica si fonda sulla stretta interdipendenza di due recipienti o vasi comunicanti contenenti acqua.

 

Disegno leonardesco per la chiusa di san Marco – Codice Atlantico

La pressione dell’acqua dipende dalla profondità (altezza) dell’acqua, non già dalla forma del recipiente.

Ne consegue che alla stessa quota la pressione dell’acqua è la stessa in entrambi i recipienti comunicanti.

Ma cosa dobbiamo allora al genio di Leonardo da Vinci?

Non certo, come è opinione diffusa, l’ideazione della conca quanto piuttosto i miglioramenti apportati al congegno idraulico, dall’angolazione delle portine e dei portoni alla realizzazione degli sportelli centrali per il passaggio meno rovinoso dell’acqua.

Si potrebbe dire ancora di più dal momento che lo sportello, cui alludeva Leonardo, non poteva essere considerato una sua esclusiva invenzione dal momento che appariva già in una descrizione dettagliata all’interno del trattato “De Re Aedificatoria“, pubblicato nel 1452 da Leon Battista Alberti, in particolare per quanto riguarda il perno verticale e la sfasatura delle due ali laterali. 

“La disposizione angolare delle porte da conca così dette insteccate fu scelta per ottenere da esse maggior resistenza alla corrente d’acqua contro cui si richiudono. Il loro movimento sopra perni fissi si è adottato come uno dei più facili ad effettuarsi, e le loro finestrelle praticate nelle stesse porte si sono usate per dare o chiudere il passaggio dell’acqua d’entrata e sortita dal bacino in un modo semplice”. (G. Bruschetti, Istoria dei progetti e delle opere di navigazione interna nel Milanese, 1821).

Autore: Leonardo da Vinci
Datazione: Sec. XVI
Numero scheda catalogo heritage: