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Enzo di Svevia

Localizzazione: Gorgonzola – via C. Battisti

La lapide ricorda la breve prigionia nella torre di Gorgonzola di Heinz,  figlio naturale dell’imperatore Federico II.

Nel novembre 1245 Enzo venne fermato con le sue truppe in marcia verso Milano da Simone da Locarno, al soldo dei Visconti.

Lapide marmorea e frontespizio pubblicazione

 

Venne poi prontamente liberato, in cambio della promessa che né lui né l’imperatore avrebbero mai più attaccato Milano. L’episodio è riferito sia da Galvano Fiamma che da Giorgio Giulini.

La lapide, apposta sulla facciata del vecchio comune in piazza Cagnola, venne poi trasferita sul fianco est del nuovo edificio negli anni Trenta del XX secolo.

Eppure la torre che accolse prigioniero colà il nobile Enzo è scomparsa. Non la distrusse il tempo: cadde per opera di que’ medesimi che avrebbero dovuta sorreggerla fin all’estremo”. Dalle parole di Muoni, si può pensare che la torre sia l’antico campanile della chiesa plebana, lo stesso che nel 1278  diede rifugio a Ottone Visconti braccato dai Torriani.

Commenti

Nel clima risorgimentale di metà Ottocento, l’episodio dell’imprigionamento di re Enzo venne interpretato come esempio del valore italiano che si opponeva alla potenza imperiale straniera.

Bibliografia

D. Muoni, Melzo e Gorgonzola, Milano 1866

Autore: Damiano Muoni, storico (1820 – 1894)  
Datazione: 1868  
Numero scheda catalogo heritage: