I dipinti votivi sono una peculiarità non solo di Inzago ma un po’ di tutta la Martesana. Il volume, opera di Luciano Gorla, è arricchito dalle fotografie di Piergiorgio Levati.
Copertina del libro
I dipinti votivi di Inzago sono presenti in quasi tutte le contrade del centro storico.
Sono dipinti per lo più anonimi e senza data che raffigurano per la maggior parte soggetti mariani.
La prima idea di una loro catalogazione risale alla seconda metà degli anni Ottanta del Novecento; quando fu attuato, dopo una segnalazione fatta sul Settimanale Decanale “7° Giorno”, il recupero strutturale e pittorico della “Cappelletta” dedicata all’Eucaristia, ubicata lungo la strada provinciale per Bettola di Pozzo d’Adda: manufatto votivo che da tempo era in stato di rudere.
Alla loro originaria mappatura, seguì un impegnativo lavoro di documentazione fotografica.
Lavoro difficile, per via delle ubicazioni, che fu egregiamente svolto dal fotografo inzaghese Piergiorgio Levati.
Il volumetto documenta ben trentuno immagini votive, corredate da una sintetica descrizione.
La pubblicazione avvenne nel 1992, sostenuta dal nuovo Parroco don Davide Mazzucchelli che da subito, al suo arrivo in Parrocchia, rimase colpito dalle numerose immagini votive sparse per l’abitato di Inzago; segno di antiche e nuove devozioni.
Il volumetto fu ufficialmente presentato in una serata che si tenne il 9 ottobre 1992, presso la Sala Congressi della Cassa Rurale ed Artigiana di Inzago (che ne patrocinò la stampa) sita in Villa Facheris, nella ricorrenza della 189° Sagra di Inzago.
In quell’occasione vi fu, da parte del fotografo Piergiorgio Levati, la proiezione commentata dei dipinti fotografati; alla quale seguì un intervento della dott.ssa Vanda Pistacchio Scharf sul significato delle immagini votive.
