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1943 – 1945 La Resistenza a Inzago  –  Appunti, ricordi, emozioni

Localizzazione: CSD Ecomuseo Martesana – Gessate  

Il volume è il racconto in prima persona del Partigiano Carlo Simone. È un racconto che ci porta a vivere in prima persona ad Inzago, quei mesi tragici di arresti, torture, dell’assassinio del Prof. Quintino Di Vona, che hanno segnato però il tempo della liberazione dalla dittatura nazifascista.

1. Frontespizio “1943-1945 La Resistenza a Inzago – Appunti, ricordi,

    emozioni” – Ed. Comune di Inzago – ANPI Inzago

2. Carlo Simone (al centro) tra Antonio Pizzinato (Presidente Regionale

    ANPI) e Benigno Calvi (Sindaco di Inzago) nel 2007 per la cerimonia di

    commemorazione del Prof. Quintino Di Vona

3. La Brigata Remo Servadei. Remo Servadei, amico di Carlo Simone, era il

   comandante della brigata stanziata in Val d’Ossola.

    Morì ammazzato dai nazifascisti a 19 anni.

4. Lapide posta in Piazza Maggiore sul luogo dell’uccisione del Professor

    Quintino Di Vona.

Il volume è il racconto in prima persona del Partigiano Carlo Simone. Ritornato a casa ad Inzago dopo l’armistizio dell’8 Settembre 1943, data che segna l’inizio della riscossa degli Italiani contro la dittatura nazifascista, Carlo si impegnò subito nella lotta di liberazione.

Fu al centro di azioni e attività tanto pericolose quanto importanti per la liberazione di Inzago dai fascisti, rischiando la vita, insieme al Prof. Quintino Di Vona.

Il Professore, insigne latinista, amico di F.S. Nitti, invalido della guerra 1915-1918, docente al Liceo Carducci di Milano, partigiano, non nascose mai la sua avversione al fascismo.  

L’attività di divulgazione clandestina, raccolta di armi, connessione tra le diverse formazioni del C.L.N. continuò anche a Inzago dove era sfollato, presso il Colonnello Aitelli e dove anche Carlo Simone abitava.

Fu in casa sua che il 7 settembre 1944 un gruppo di nazisti e fascisti repubblichini trovarono il Professore.

Vennero entrambi arrestati, interrogati e picchiati.

Carlo Simone che allora aveva 22 anni  fu tenuto in prigione per due giorni.

Quintino Di Vona invece venne fucilato nell’attuale Piazza Maggiore da appartenenti alla brigata repubblichina “Aldo Resega”.

Nei mesi successivi, la guerra si fece più aspra a mano a mano che si percepiva la fine del regime repubblichino e del Terzo Reich.

Nonostante questo, Carlo Simone e altri giovani Inzaghesi impegnati nella Resistenza, furono interpreti di un atto di sfida al regime in ricordo del Professor Di Vona: una croce di rami di robinia e una scritta sulla sua tomba: “Il vile piombo nazifascista colpì colui che alla Patria tutto aveva dato senza nulla chiedere. Guai a chi la tocca – I Compagni”.

E poi verso la Liberazione: Carlo entrò in Milano il 27 Aprile con la prima formazione partigiana la “VII Brigata Matteotti”.

Ma la vera Liberazione di Inzago avvenne il 30 Aprile 1945 e Carlo fu tra quelli che “trattarono la sorte del paese”, tra tedeschi in fuga e americani in avanzata!

Potenzialità

L’Autore dedica il suo scritto ai giovani. Il volume dovrebbe perciò essere considerato strumento del percorso scolastico per la conoscenza della storia moderna di Inzago.

Autore: Giusi Trezzi
Datazione: 08/09/2007
Numero scheda catalogo heritage: