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Associazione Centro Attività Sociali

Localizzazione: Inzago – Piazza Maggiore

Il Centro Attività Sociali (CAS), nasce nel 1971 a Inzago, nella Martesana.

L’iniziativa di fondazione è partita da un piccolo e strano gruppo, formato da giovani cattolici in una fase di ricerca e critica nei confronti delle gerarchie ecclesiastiche, da cattolici più anziani e più tradizionalisti ma abbastanza aperti al confronto, e anche da persone legate all’area socialista.

L’Associazione è aderente alla Comunità del Cibo della Martesana.

Immagine

Logo sociale

Descrizione

Premessa

Lo statuto datato 1971, solo leggermente modificato e aggiornato nei decenni, mantiene tuttora la freschezza e la lungimiranza delle ragioni di fondo.

Tutela dell’ambiente, patrimonio culturale, diritti civili, attenzione agli ultimi, pacifismo, antirazzismo, solidarietà, sono la spina dorsale della storia di questa associazione.

Negli anni si è accentuata e sempre più caratterizzata una cultura libertaria, una scelta per l’autogestione, sia nell’associazione che nell’approccio con i progetti reali.

Nel corso di cinque decenni si sono succedute al suo interno più generazioni di giovani, attratti dalla possibilità di esprimere concretamente le proprie idee, ma anche di vivere rapporti umani, affettivi e d’amicizia.

Questo ultimo aspetto non è secondario: la concezione di vivere il sociale e la politica in termini complessivi, ha sempre voluto dire, soprattutto i primi anni, anche condividere spesso il tempo libero, i momenti ludici, l’affettività. Prima che una associazione, il CAS è stato un gruppo, un insieme di soggetti legati da profonde motivazioni.

Fatta questa premessa si possono elencare in maniera schematica, per ovvie ragioni di sintesi, le attività di settore e i progetti che hanno caratterizzato la storia del CAS, qualcuno tuttora esistente.

Ambiente

Il CAS è stato per quasi 25 anni un circolo Legambiente, portando avanti tutte le campagne di sensibilizzazione e lotta, legati a questo campo: contro il nucleare, per la raccolta diversificata dei rifiuti, per l’energia alternativa, per le aree verdi, contro la cementificazione etc. etc.

Specificatamente nel locale, ha per primo denunciato l’inquinamento e proposto alternative, nell’area ex Cava Zacchetti, diventata poi purtroppo una discarica, pur se controllata.

Ha collaborato con le scuole, con programmi mirati di educazione ambientale e di sensibilizzazione.

Informazione

Per 36 anni (1974-2010) è stato editore di un giornale locale, Demos, gestito in maniera volontaria, dove ha trattato tematiche, oltre a quelle di zona, anche di ampio respiro nazionale e internazionale.

Un foglio che è stato voce di denuncia indipendente e coraggiosa nei confronti dei vari potenti di turno, oltre che momento di riflessione e confronto culturale, innovativo nel linguaggio, sperimentale nella forma, sostenuto interamente dagli abbonati.

Cultura

Il CAS ha prodotto, letteralmente, decine di progetti culturali, toccando praticamente tutte le varie forme espressive, nel campo artistico.

Teatro, musica, pittura, poesia, cinema, hanno trovato spazio nei vari momenti proposti, privilegiando sempre la ricerca, il tentativo di provare vie nuove e battere strade poco conosciute.

L’associazione ha lanciato al suo interno esperienze concrete e dirette, in questi campi, creando un gruppo teatrale, di cineforum, di pittori e poeti, dove alcuni soggetti partecipanti hanno trovato anche, nel tempo, una collocazione di tipo professionale.

L’evento più grande e significativo resta la Festa della Magnolia, tuttora appuntamento annuale importante per buona parte della Martesana, dove l’accezione “colto e popolare” si manifesta coniugando la convivialità e la festa, all’incontro con diversi linguaggi culturali.

Molto importante è stata, proposta anche recentemente sul Naviglio Martesana (2018), la scelta  di valorizzare gli spazi pubblici, il tessuto urbano, il centro storico, come palcoscenici dei vari eventi, favorendo in maniera naturale l’incontro tra i cittadini.

Cooperazione e solidarietà

Fin dall’inizio la cultura cooperativistica ha avuto un ruolo importante nella storia del CAS, dove si è manifestata in più modi.

La collaborazione con la CFL (Cooperativa Famiglie Lavoratori) di Treviglio, una coop. di consumatori, ha permesso di sviluppare la tematica del consumo consapevole, la valorizzazione del biologico, l’equo e solidale.

Campagne a favore delle cooperative autogestite sono state promosse, in particolare con l’occasione della seguitissima Sagra di Inzago.

La cooperazione è stata intesa però anche come rapporto tra i popoli, il contrario cioè della colonizzazione, sia economica che fisica, dei paesi ricchi nei confronti di quelli in via di sviluppo.

Innumerevoli progetti, lanciati da un sottogruppo del CAS (Centro Solidarietà Internazionale), si sono manifestati con adozioni a distanza, sostegno a esperienze concrete nei paesi poveri, incontri e collaborazioni con personaggi del calibro di padre Alex Zanotelli, padre Turoldo, Diego Novelli, e riviste come Nigrizia, Missione Oggi, Avvenimenti, e associazioni come Mani Tese, Cesvi etc.

All’inizio degli anni 2000 il CAS ha partecipato attivamente al dibattito sulla globalizzazione, aderendo all’esperienza di Rete Lilliput, e vivendo dolorosamente i tragici eventi di Genova 2001.

Finanza etica e lavoro

Prima che nascesse Banca Etica, al CAS è sorta la Mag 2, una cooperativa finanziaria a sostegno delle esperienze di lavoro con caratteristiche eticamente sostenibili sotto vari aspetti (ambiente, diritti, tipo di prodotto, autogestione), che ha raccolto e sviluppato la prima embrionale esperienza veronese (Mag).

Proprio da questa situazione si sono create le condizioni per la nascita di una piccola impresa di lavoro, la Cooperativa Grafica Il Girasole, che ha occupato 6 persone e ha avuto una durata trentennale.

Tempo libero

Altro aspetto caratteristico della storia del CAS, esso si è sviluppato sostanzialmente nella gestione di due progetti: il bar e la Casa per ferie, o Casa vacanze di Obra (Trento).

Affiliandosi a un ente nazionale, prima ENDAS e successivamente ARCI, il CAS ha avuto la possibilità di aprire un bar per soli soci, nelle ore serali, gestito volontariamente.

Adiacente alla sede dell’associazione, questo spazio ha permesso per molti anni l’incontro tra le persone e la possibilità di vivere momenti di svago e relax, si è manifestato nelle due sedi storiche, più durevoli nel tempo, di via Piola (1975-1992) e via Fumagalli (1999-2015).

Dal 1974 al 1999, a Obra, piccola località della Vallarsa in Trentino, si è proposta nei mesi estivi una esperienza di vacanza, mediante la gestione di una casa in affitto con 40 posti letto su tre piani con servizi, cucina, ampio salone mensa.

Prezzi popolari, familiarità, corresponsabilità, sono stati gli aspetti significativi di questa esperienza per cui il CAS, ottemperando a questioni legali e gestionali, ha fondato l’Associazione Tempo Libero, promotrice anche di attività locali, come corsi di attività fisica, gite culturali e altro.

Conclusione

Tutte le vicende fin qui elencate ovviamente non sono state facili, o hanno avuto sviluppi sempre positivi.

In una storia così lunga c’è anche molta umanità, in tutti i sensi, come quantità di persone, ma anche con fragilità e miserie, con conflitti furibondi e emozioni commoventi, con gioie smisurate e sconfitte cocenti.

Oggi (2020) il Centro Attività Sociali vive una fase di transizione, come altre nella sua storia, con un lento cambiamento generazionale e una riflessione sul suo ruolo in relazione all’attualità.

Due settori in particolare sono stati definiti come aree di interesse e intervento: ambiente e diritti nelle diversità (uguali e diversi, diversi e uguali). Resta gelosamente come un marchio caratteristico lo stile aperto al confronto, il rifiuto di gabbie ideologiche, la curiosità nella ricerca di linguaggi diversi, l’indipendenza e l’autonomia di giudizio.

Il CAS è socio di Ecomuseo Martesana.

Autore: CAS Inzago
Datazione: 1971
Numero scheda catalogo heritage: