Nei documenti storici il dipinto è chiamato “Madonna in trono con Bambino”, più comunemente conosciuto come “Madonna del latte” o “Madonna al latte”. E’ attribuito all’anonimo Maestro della Pala Sforzesca.
Il dipinto del Monasterolo
In un articolo scritto per la rivista “Arte lombarda” nel 1979 il dr. Germano Mulazzani della Soprintendenza per i Beni Architettonici della Lombardia così si esprimeva in merito al Maestro della Pala Sforzesca: “A rendere ancora più appassionante l’enigma di questo misterioso pittore sono in grado di pubblicare una sua opera inedita, che ne conferma l’alta statura stilistica e ne contribuisce a chiarire la cultura figurativa. Nella chiesa dell’ex-convento agostiniano presso Inzago, oggi noto come Monasterolo, è conservato, nell’unica cappella laterale, questo affresco raffigurante una Madonna in trono col Bambino, circondato, per non dire assediato, da una decorazione architettonica settecentesca, peraltro di notevole qualità…[.]…Il carattere frammentario del dipinto non impedisce comunque di chiamare in causa senza esitazione, come suo probabile autore, appunto il Maestro della Pala Sforzesca. Numerosi elementi rimandano alle sue opere e in particolare agli affreschi di Annone: sul piano tipologico si possono confrontare le fisionomie della Maddalena di Annone e della nostra Vergine, accomunate anche dalla stessa minuziosa resa dei capelli; sul piano tecnico è da rilevare l’aureola in pastiglia con tracce di doratura, come ad Annone, e con lo stesso motivo decorativo; infine sul piano stilistico non si può non sottolineare, accanto al leonardismo delle figure, una precisa ascendenza ferrarese, che ad Annone è arricchita da successivi contatti con la pittura lombarda.”
In conclusione, se gli studiosi sembrano concordare sul Maestro della Pala Sforzesca come autore del nostro dipinto, ancora non si è certi di chi fosse veramente: Bernardino Martini, trevigliese detto Zenale? Bernardino Luini o qualcuno della sua cerchia, il ferrarese Francesco del Cossa?
Ai posteri l’ardua sentenza.
Note La chiesa del Monasterolo è aperta tutti gli anni l’8 settembre.
Potenzialità Il sito è sicuramente attrattivo dal punto di vista di un turismo di prossimità, anche di tipo religioso, ma non solo.
Criticità Tutto il complesso del Monasterolo è di proprietà privata e ciò comporta una serie di problemi per poterne usufruire sia a fini turistici sia religiosi.
Azioni suggerite Ricercare accordi con la proprietà garantendo la sicurezza del sito.
Bibliografia MONASTEROLO DI INZAGO (1489-1989) – copia numerata 388/1000 di Rosario
De Causis (1989)
Il Monasterolo di Inzago – pieghevole edito da ASSIM (2016)
