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Affresco della volta della navata della chiesa prepositurale

Localizzazione: P.za Gnecchi Ruscone – Inzago

Miracoli di Cristo – affresco di David Beghè sulla volta della navata centrale della chiesa prepositurale di Inzago

Immagine

1 – L’affresco

2 – l’artista David Beghè

Descrizione

I restauri della navata della chiesa Parrocchiale hanno egregiamente restituito alla sua originaria bellezza il pregevole dipinto ottocentesco della volta.

L’opera d’arte, erroneamente letta in passato come un episodio della predicazione di Gesù (a motivo forse dell’impossibilità di coglierne dal basso i particolari), richiama alcuni miracoli narrati dai Vangeli.

Alcuni documenti dell’Archivio storico parrocchiale, raccolti sotto il titolo: “Restauri 1894”, consentono di identificarne sommariamente la storia.

Nel febbraio 1894, tale Colombo Zaccaria donò alla Parrocchia, per i citati restauri, la somma di Lire 6.000.

Tra le spese in uscita vi furono quelle per il pittore figurista Davide Beghè. autore. dell’affresco restaurato.

Non avendo in archivio nessun documento che accenni al progetto che ha  ispirato l’opera del Beghè,  ci siamo sforzati di individuare l’identità delle persone attorno a Gesù .

L’affresco infatti raggruppa in un’unica e ideale scena  alcuni miracoli del Maestro.

Note

Il pittore David Beghè nasce a Calice al Cornoviglio (La Spezia) il 3 maggio 1854.

Paesaggista, ritrattista e grande affrescatore, inizia i suoi studi all’Accademia di Belle Arti di Carrara, trasferendosi poi a Milano, ove proseguì presso l’Accademia di Brera.

Presso questa Accademia segue il ciclo completo di studi sotto la direzione di due tra i più famosi pittori dell’epoca, Francesco Hayez e Giuseppe Bertini.

Il pittore Giovanni Valtorta gli insegnerà in seguito i segreti dell’affresco.

Si diploma nel 1875 in Storia dell’Arte.

Egli assunse nelle sue opere un’impronta personale pur rimanendo fedele alla scuola romantico-figurativa dell’epoca.

Si dedicò prevalentemente all’arte sacra, non trascurando tuttavia il ritratto ed il paesaggio.

Nonostante molto del suo tempo, lo passò lontano dalla sua Calice, non perse mai il rapporto con la sua terra natale e fu proprio a Nasso (la frazione in cui nacque) che si realizzò un vero e proprio dibattito culturale con un altro grande pittore spezzino: Agostino Fossati, il quale aveva scelto il calicese come zona di residenza estiva.

Morì il 15 gennaio 1933, le sue spoglie riposano nella cappella di famiglia del cimitero della frazione Santa Maria del Comune di Calice al Cornoviglio.

I suoi condiscepoli più quotati furono Ludovico Pogliaghi, Giovanni Segantini e Cesare Tallone.

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Hanno collaborato al testo don Antonio Imeri e Luciano Gorla

Autore: Parrocchia di Inzago
Datazione: XIX secolo
Numero scheda catalogo heritage: