Ad accrescere il prestigio della Chiesa di San Francesco contribuirono le pitture murali ad affresco di cui permangono ampi brani sulle pareti della navata e sul grande arco d’accesso del presbiterio.
Immagini interne alla chiesa
Inalterate nella loro estensione sono le pitture del ‘600 nella volta del presbiterio e il ciclo di affreschi conservato nella piccola abside settentrionale.
I diversi strati pittorici documentano un arco temporale che va dal XVI secolo al XVII secolo.
I cicli pittorici della chiesa, come quelli presenti in chiese dell’ordine francescano in altre città lombarde, hanno una prevalenza di soggetti ed episodi a carattere votivo, anziché composizioni legate a un programma illustrativo.
Gli affreschi opera di ignoti, forse frati pittori, risentono della vitalità della tradizione medievale che risentiva d’influenze bizantine, di apporti nordici e delle innovazioni provenienti dall’Italia Centrale.
Accanto alle figure frontali bizantine troviamo un gusto fantasioso e disteso per i particolari di sapore quasi miniaturistico, specie nella Crocifissione situata nella piccola abside.
Altre pitture risalenti al XV e XVI secolo sono solide composizioni entro cornici in cui si collocano figure dal modellato più ampio.