Il “Bosco del fontanile Lodi” o “Bosco del Funtanun” è una piccola selva a nord-ovest della città inserita nel PLIS Est delle Cave.
Lungo il canale è stata costruita negli anni ’90, per iniziativa dell’allora Provincia di Milano, una pista ciclopedonale di 36 km sullo stesso percorso dell’Alzaia del Naviglio.
Bosco lungo e stretto a elle (circa 650×450 metri), probabile residuo di un bosco più ampio ora sostituito da una cava.
L’Adda deriva il suo nome dal celtico “Abdua” e significa “acqua corrente”.
Con un percorso che si sviluppa per 313 km, è il quarto fiume italiano per lunghezza dopo il Po, l’Adige e il Tevere e il sesto per ampiezza di bacino dopo il Po, il Tevere, l’Adige, il Tanaro e l’Arno. È il più lungo affluente del Po e della penisola.
Il Fiume nasce dai monti del gruppo del San Primo (Triangolo lariano), a 944 metri, nell’area di Piano Rancio poco a nord del Ghisallo, è lungo 130 km. e confluisce nel Po a Orio Litta.
Il canale Villoresi è stato realizzato nella seconda metà dell’Ottocento. Preleva le acque dal fiume Ticino (diga del Panperduto, nel territorio di Somma Lombardo) e permette di irrigare la parte alta della pianura milanese.
“La gradita posizione di questo villaggio, sul grandioso vialone che conduce alla villa di Monza, lo rende frequentatissimo dai milanesi, che la domenica vi passano il pomeriggio in liete mense e piacevoli sollazzi”
(Cesare Cantù, Grande Illustrazione del Lombardo Veneto, 1857). Nell’area insistevano diverse ville, fra queste Villa Duprais e Villa Angelica. Vi erano anche cascine, giardini, orti.
Natura, ambiente
Sul lato posteriore di via Amalfi, in via Lazzaretto, si distendeva un tempo un nucleo rurale composto da diverse cascine fra cui la cascina San Mamete e il suo oratorio.
A Crescenzago i milanesi potevano contare sulla Riviera di via Amalfi, costellata di piccoli e grandi ville che alcuni facoltosi milanesi eressero per ritagliarsi un angolo di mondo rurale non troppo discosto dalla città.