Eretto da Luigi Mariola e di jus-patronato della famiglia. In seguito l’oratorio è passato al signor Antonio Branzini, con legato di celebrazione di Messe.
L’Oratorio privato della Villa Radaelli, dedicato a San Francesco, è addossato alla villa nell’ala settentrionale. Il fronte volge verso il centro abitato in segno di apertura verso gli abitanti di Bussero.
La grande croce di via del Ginestrino a Carugate ha un cartiglio a forma di cuore, nel quale si fa esplicito riferimento ai morti della peste del 1575 (in realtà, la massima diffusione del contagio si verificò tra il 1576 e il 1577).
L’edicola mostra quello che rimane dell’antico affresco con la Madonna assunta, alla quale è stata aggiunta una statua della Madonna con in braccio il Bambino Gesù che mostra il Sacro Cuore.
L’edicola con la statua di San Giuseppe, è stata costruita nel 1922 in ricordo della visita pastorale di Papa Pio XI (Achille Ratti) il quale, a Carugate, ha trascorso parte della sua fanciullezza.
Pur essendo un semplice oratorio da costruire in una cascina, si trattava di una committenza di prestigio, in quanto la richiesta proveniva direttamente dalla famiglia Gallerani.
In via Roma 19 è visibile un piccolo oratorio eretto dai conti de’ Pecchi nel 1577, che lo donarono ai Padri Celestini .
In prossimità del naviglio, in via don Sturzo, in un’area ombreggiata da tigli, sorge una piccola cappella che ricorda l’antico Lazzaretto, ossia la fossa comune dove venivano sepolti i morti durante le pestilenze.
Le prime notizie di questo edificio religioso presso la Cascina Gaggiolo,, inizialmente intitolato all’Immacolata Concezione, risalgono alla fine del XVII secolo. Fu benedetto il 31 ottobre 1700, come si rileva da un documento della pieve di Gorgonzola
L’oratorio di San Bernardino si trova addossato agli edifici che costituiscono il lato meridionale del quadrilatero della cascina Imperiale.