La Chiesa di San Martino a Greco fu costruita alla fine del ‘500 in luogo di una chiesetta del XII secolo come è attestato da alcuni affreschi interni dei secoli XII-XIV.
Nel 1922 furono avviati i lavori di scavo della nuova Parrocchia di Gorla su progetto dell’Ingegnere Fausto Strada. La chiesa venne dedicata alla memoria di S. Teresa del Bambino Gesù, protettrice di Gorla.
La Chiesa di S. Maria Rossa (restaurata nel 1922) era così chiamata per via dei mattoni a vista. Al proprio interno è custodito un trittico del Bergognone. Sotto il pavimento furono scoperte nel 1779 ampie cavità sepolcrali.
La Comunità di Gorla voleva un proprio spazio per le funzioni religiose. Fu così individuato il terreno su cui venne costruita nel 1895 la Chiesetta/Oratorio di San Bartolomeo.
Gli istituti Salesiani furono realizzati su disegno di Cecilio Arpesani nel 1897.
La chiesa fu costruita una prima volta attorno al 1148 a causa della non più sufficiente chiesa di S. Ambrogio, già situata nell’attuale Piazza Maggiore a fianco della chiesa di San Rocco. Fu quindi riedificata, cambiandole anche l’orientamento da est-ovest a nord-sud tra il 1812 ed il 1827.
L’edificio odierno risale al 1607, ma quello antecedente era datato al Duecento ed era intitolato a San Martino come testimonia una delle due cappelle interne.
La chiesa fu costruita intorno al 1703 per volere della Società dei Vivi e dei Morti e tre anni dopo fu consacrata.
L’edificio originale probabilmente è anteriore al 1566, come dimostra una relazione della visita pastorale di monsignor Cermenati, che la definisce già molto antica ma decadente e povera.
L’edificio, opera dell’architetto Vittorino Gandolfi con la posa della prima pietra da parte del Beato Cardinal Montini nel 1959, presenta una struttura a capanna.