Già alla fine del XVI secolo il borgo di Trezzano Rosa costituiva una parrocchia autonoma inserita nella pieve foranea di Trezzo, come si legge negli atti relativi alla visita dell’arcivescovo Carlo Borromeo.
La Chiesa fu costruita tra il XVI e il XVII, per poi essere ampliata e modificata nel corso dei secoli successivi.
La Chiesa di S. Maria Rossa (restaurata nel 1922) era così chiamata per via dei mattoni a vista. Al proprio interno è custodito un trittico del Bergognone. Sotto il pavimento furono scoperte nel 1779 ampie cavità sepolcrali.
L’antica pieve di San Giuliano reca sulla facciata un’iscrizione che farebbe risalire la costruzione alla Regina dei Longobardi, Teodolinda (V – VI Secolo d.C.) anche se la struttura della chiesa è di stile romanico e non gotico.
La chiesa compare in una carta dell’anno 803 con il titolo di San Nazaro.
L’attuale edificio è di epoca secentesca ed è stato costruito inglobando la precedente chiesa medievale che dipendeva dalla Pieve di San Giuliano.
Piccolo edificio situato alla periferia meridionale di Gessate. Documentato già nel secolo XIII, venne quasi completamente rifatto a metà del secolo XX. La parte absidale interna è decorata da affreschi.
La chiesa fu costruita in stile neoromanico tra il 1913 e il 1916 in sostituzione della vecchia parrocchiale (oggi chiesa dell’Addolorata).
L’archivio parrocchiale di Gorgonzola custodisce due disegni di Giacomo Moraglia, riguardanti il campanile.
Facciata della cappella progettata da Giacomo Moraglia, in simmetria al mausoleo Serbelloni.
La piccola chiesa fa parte del complesso monumentale dell’Ospitale Serbelloni, progettato dall’architetto milanese Giacomo Moraglia, architetto tardo neoclassico