Originariamente monastero e poi casa padronale della cascina la cui struttura è ancora visibile nella piazza retrostante la facciata.
Antica cascina (probabilmente XIV secolo) che sembra essere stata in passato un monastero dipendente dagli Sforza.
Non abbiamo notizie sulle origini.
E’ divisa in due parti, la cascina vera e propria e la grande casa padronale, evidentemente non destinata al fattore, ma ai proprietari.
Ancora attiva per la coltivazione, ospita alcuni animali più per i visitatori che per rifornire il ristorante (allevamenti in altre aziende di proprietà), lungo tutto un lato dell’ampia corte.
Le prime informazioni sulle origini della cascina risalgono alla metà del ‘500.
Del vecchio borgo resta la parte a sud della strada che lo divide dal famigerato polo chimico ex SISAS.
Tomba con corredo funebre di guerriero longobardo
Il Santuario è dedicato alla Beata Vergine del Rosario, ivi raffigurata con una statua lignea di imponenti dimensioni, esposta dietro l’altare.
Il santuario mariano è citato nella relazione della visita pastorale del 1573, dove il santuario risulta dotato di possedimenti terrieri e lasciti.
Probabilmente l’edificio in origine dovette far parte del lazzaretto, costruito per far fronte alla peste del 1630, di cui rimane l’ingresso in via Monzese 27 decorato con lesene terminanti con un motivo a pigna.