La villa fu costruita probabilmente alla fine del ‘700 e deve il suo nome ai Conti Albrighi che ne vennero in possesso ai primi del ‘900.
La villa De Ponti aveva una pianta ad U e un ampio giardino all’italiana.
Nel 1855 Luigi de Ponti v’impiantò una filanda usata oggi come trafileria di materiale ferroso.
La ruota motrice (1857) era azionata dalle acque dal naviglio (Roggia Ascania).
La neoclassica Villa Finzi era di proprietà della famiglia Batthyàny.
Nel 1721 figurava come casa da affitto.
Nel 1839 ne divenne proprietario Prospero Finzi.
Nella villa barocca Lecchi (XVIII secolo) soggiornò nel 1816 l’imperatore Francesco I d’Austria e la sua consorte, ospiti di Jacopo e Carla Lecchi. In seguito, nel 1875, l’edificio fu utilizzato dalla stamperia di stoffe Mangili. Sul fianco che fronteggia il naviglio sono evidenti i segni di una ruota motrice.
Probabilmente è rimasto poco dell’aspetto che aveva nel ‘700, del suo cortile interno, a pianta quadrata, e della facciata ottocentesca che dava sul naviglio.
La Villa, d’ispirazione neoclassica, fu fatta edificare dal generale napoleonico Domenico Pino nel XVIII secolo.
La villa Casati, nel 1500, era la dimora dei nobili milanesi Carcassola finchè, all’inizio del 1600, fu acquistata da Carlo Bonesana, che destinò Palazzo Casati a villa di campagna della famiglia.
Palazzo gentilizio di fondazione seicentesca, successivamente trasformato in stile neoclassico, con originario giardino e imbarcadero sul naviglio.
Fu la residenza della nobile famiglia originaria di Bergamo che nel 1725 subentrò come feudataria ai Corio.
La Villa sorge in piazza Castello, fulcro del paese, sul sito di una fortificazione medioevale di retrovia rispetto alla linea difensiva principale dell’Adda.