Le palazzine tra via Melchiorre Gioia e via Timavo furono costruite dalla Cooperativa dei ferrovieri intorno al 1920.
Le palazzine tra via Melchiorre Gioia e via Timavo furono costruite dalla Cooperativa dei ferrovieri intorno al 1920.
Il rilevato ferroviario (arcate) delle Ferrovie dello Stato nella tratta di viale delle Rimembranze di Greco fu realizzato fra il 1901 ed il 1933 su indicazioni del Piano Masera Pavia del 1912.
Archeologia industriale
Poco oltre l’osteria delle Tre Case, lungo il naviglio, ci sono i resti del casello idraulico, della Cascina Lambro e le opere idrauliche d’intersezione del Lambro/Martesana. Più volte rigovernate, queste opere conservano ancora in certi punti i tratti originari dei manufatti in ceppo.
Non molto distante dalla Cassina de Pomm la darsenetta di Greco era lo scalo portuale più settentrionale della città di Milano.
Il Sig. Macchi trasferì nel 1864 il reparto della fabbrica di cioccolata nella vecchia Cascina Quadri di Gorla. Sul lato che s’affaccia sul naviglio erano ancora visibili fino a poco tempo fa i segni di una grande ruota.
Era il 1924 quando gli svizzeri del dottor Wander cominciarono a costruire la fabbrica di mattoni rossi dell’Ovomaltina. Vi lavoravano centocinquanta persone fra operai, impiegati e ricercatori. Oggi è sede di giovani manager dell’hitech.
Nel 1879 fu costruita la grandiosa Dogana con “…capaci magazzini anche per conservare le merci estere, con facoltà o di destinarle per transito fuor di Stato, o di introdurle in consumo pagando i diritti.” (Cesare Cantù, Grande Illustrazione del Lombardo Veneto, 1857).
Il magazzino di via Pieri (ristrutturato) era un piccolo deposito di legna e carbone. Vi attraccavano i barconi carichi di sabbia provenienti dalle cave di Vimodrone e destinati alle fornaci a fuoco continuo (sistema Hoffmann) di Precotto e Sesto San Giovanni.
Era un magazzino della “grandiosa dogana” costruita nel 1879 e adibito a deposito di legnami.